Bormio, è un comune italiano di circa 3.966 abitanti, in provincia di Sondrio. È la meta preferita per sportivi e famiglie: si trova in alta Valtellina, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio. Conosciuta ai più per le gare di discesa libera di Coppa del Mondo sulla pista Stelvio, che da 3.000 metri scende sino in paese.
La cittadina è adagiata in una valle, che prende il nome di Magnifica Terra. È completamente circondata dalle tre montagne Cima Piazzi, Vallecetta e Reit, come fosse un anfiteatro. L’Alta Valtellina viene sempre più scelta anche per le escursioni scialpinistiche di ogni difficoltà. Inoltre, la città offre un’offerta culturale e non: come un pomeriggio di relax alle Terme di Bormio.
L’alta montagna diventa metà prediletta ed è importante ricordare il comportamento che bisogna adottare quando si è visitatori e turisti. Un turista responsabile non lascia traccia mantenendo il suo impatto ambientale al minimo sul luogo. Lo zaino diventa utile sia per portare l’indispensabile per le gite, ma anche per riportare indietro i propri rifiuti. Come la borraccia: ridurre l’uso ed il consumo delle bottiglie di plastica è buona norma in città tanto quanto nella natura. Che sia montagna o mare.
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Bormio e le piste da sci per tutte le difficoltà
Gli amanti dello sci alpino, quando decidono che Bormio sarà la loro meta sportiva, vengono accolti dai circa 50 km di piste, organizzate tra i 3.000 m. e i 1.200 del paese.
Tra le piste più importanti, la “Stelvio“: considerata una delle piste più tecniche e anche adrenaliniche dell’intero panorama dello sci alpino. Ma Bormio, col tempo, ha pensato a molte altre piste che sono alla portata di tutti i livelli di capacità sciistiche.
Per le famiglie c’è una funslope e un familypark, ideali per muovere i primi passi di freestyle.
Per i principianti sono presenti anche 2 campi scuola, uno al Ciuke e l’altro a Bormio 2000, entrambi dotati di tappeti mobili.
Entrambe le piste, “Genziana” e “Stelvio”, sono preparate il pomeriggio ed illuminate per lo sci anche nelle ore notturne.
A 2.300 m troviamo lo snowpark, lungo circa 500 m e con un dislivello di 200 m, provvisto di superpipe, una serie di jumps, rails e box.
Per quanto riguarda il freeride, a Bormio si trovano due zone dove si può praticare il fuoripista! La prima zona è il Vallone, composta da due itinerari “La Classica” e “La Croce“! Mentre la seconda zona è il Posto degli Sciatori, che è compresa tra i 2.000 e i 2.700 m.
Parliamo di sport estremi, oltre ad essere richiesta un’ottima capacità di sciare ed è sempre meglio farsi accompagnare da una guida. E verificare sempre con anticipo il bollettino neve/valanghe.
Per i “fondisti“ ci sono piste sul Vallecetta e nell’intera piana dell’Alute, a San Colombano vicino all’alpe o in Valdidentro nella piana di Piandelvino.
Unico skipass per i comprensori di Bormio
Per i tre comprensori vicini di Bormio, di Santa Caterina e di Oga San Colombano, è valido un unico skipass; collegati da uno skibus gratuito che lo si può prendere anche nelle ore notturne.
I segreti di questa meravigliosa meta
L’ingresso a Bormio fa salire dei brividi lungo la schiena. Ciò che crea questa sensazione di meraviglia, come dicevamo prima, è la sua conformazione geografica.
La cittadina, infatti, si trova al centro di una vallata ad ampio raggio, come fosse in mezzo ad una conca in cui contorno sono le montagne innevate.
Se volessimo usare una terminologia da spirito avventuroso, potremmo dire che sembra di essere giunti al capolinea di un viaggio on the road. Perché si vive forte la sensazione di restare, anche solo per qualche giorno.
Questo perché oltre allo sci alpino, Bormio ha tanti piccoli segreti da far scoprire. Oltre alle chicche della città, può funzionare come base per poi partire alla scoperta di ciò che la circonda.
Come semplicemente, valli ad alta quota di tutto il circondario alpino: la “Val Viola” in direzione di Livigno, La “Val Zebrù” e le “Valle del ghiacciaio dei forni“ in Valfurva, il “Passo del Mortirolo” in direzione di Grosio, la “Zona della Cima Piazzi/S.Colombano” in direzione di Oga-Isolaccia e la “Val di Rezzalo”.
Esperienze da vivere
Vogliamo parlare delle acque termali di Bormio?
Sono presenti tre centri da visitare per potersi rilassare circondati dai panorami dell’alta Valtellina. Stiamo parlando dei Bagni Nuovi, i Bagni Vecchi e Bormio Terme.
E tra le caratteristiche che rendono Bormio una città da visitare, anche in occasione di una gita all’insegna dello sci, c’è la sua storia.
I primi ritrovamenti risalgono al XII secolo avanti Cristo, e tra questi vi è la Stele di Bormio della civiltà golasecchiana. Nei secoli successivi, la valle ha visto passare la civiltà romana, qui per apprezzare le sue acque termali.
E le storie continuano.
Da Bormio, infatti, si possono raggiungere anche i centri di Grosio con le sue incisioni rupestri e Tirano dove è presente il “Santuario della Madonna“, anche punto di partenza del Trenino Rosso del Bernina.
Dalle sfumature del verde a quelle del blu. La bellezza dei laghetti di montagna sono ciò che attira i visitatori in questa città, già da qualche anno. Una meta invernale quanto estiva, dipende dal tipo di situazione che si preferisce.
Sostare sul bordo di un lago di montagna rilassa, discioglie muscoli e pensieri. E fa sognare ad occhi aperti. “Oltre alle esperienze citate in precedenza che Bormio offre ai suoi visitatori, quando si è stanchi dopo una giornata sugli sci o dopo una calorosa camminata tra l’asfalto innevato, si possono degustare le diverse tradizioni culinarie che gli chef preparano ogni anno con tanto amore“.
Un brevissimo excursus, per rimanere in tema di cose da scoprire, tra le specialità della cucina:
SCIATT
In dialetto, rospi. Sono palline fritte di farina di grano saraceno ripiene di formaggio, servite con foglie di insalata tritate sottili.
MANFRIGOLI
Larghe crespelle con spalmato del formaggio e pane ammorbidito nel latte. Vengono arrotolate a mo’ di salsiccia. Tagliate a tronchetti, e poi messe in teglia, in piedi, e in forno per la cottura.
PIZZOCCHERI
Fettuccine lunghe e spesse impastate con due terzi di farina nera e un terzo di farina bianca con un pizzico di sale e un filo d’olio. Cotte insieme a patate e verza a grossi pezzi, e servite alternandoli con strati di formaggio casera giovane. Burro fuso bollente con aglio per condire.
TAROZ
Minestra nata con le verdure avanzate, a seconda della stagione. La più popolare è fatta di patate e zucca ridotte a pezzettoni con un cucchiaio di legno, mescolato con formaggi locali e grana grattugiato. Per condire, una passata di burro bollente.
POLENTA TARAGNA
Per la preparazione della Polenta Taragna, vengono mescolate insieme farina di grano saraceno e farina gialla. Nel frattempo nel paiolo, attendono acqua salata bollente e burro. Durante la cottura si aggiungono dell’altro burro e pangrattato. Alla fine i formaggi valtellinesi saporiti e ancora burro. Un’ultima mescolata e si versa la polenta sul tagliere.
PANUN
Pane di segale farcito di uvette, fichi secchi, noci. Su tutte le tavole soprattutto durante le feste di Natale.
Turismo sostenibile. A Bormio e in tutto il mondo
In ottica di turismo sostenibile e responsabile, Bormio è un paese da scoprire a piedi, come in bicicletta. Due ottime attività da preferire ai mezzi pubblicitari, che oltre a far bene al nostro corpo, ci danno la possibilità di integrarci davvero con la cultura del posto. “Sentire il profumo, scambiare due parole con qualcuno che vive lì… “Esperienze che riempiono la nostra esperienza di ricordi indelebili“.
Bormio, inoltre, può essere raggiunta anche a piedi o in bicicletta grazie al Sentiero Valtellina che collega il lago di Como a Bormio tutto su pista ciclo-pedonale servita e illuminata.
